sabato 4 febbraio 2012

Dio salvi la musica!

Ora parliamo di Robert Johnson, B.B. King e Jimi Hendrix.
A quest’ultimo è stato attribuito il merito di essere il fondatore di quel genere che dal ‘60 in poi potremmo definire immortale: IL ROCK.
Il Rock nasce tra il 1960 e 1970 quando gruppi come Led Zeppelin e Deep Purple , prendendo spunto dalle composizioni di Hendrix, iniziano a scrivere riff più accattivanti con ritmi veloci e serrati, accompagnati da una distorsione alle chitarre mai sentita prima di allora.

Dai Led Zeppelin e i Deep Purple nascono gruppi come Black Sabbath, Judas Priest e Iron Maiden per dare vita ad un genere che spopolerà verso la metà degli anni ‘80 e che prenderà il nome di Heavy Metal. Parallelamente al movimento Rock anni ‘70 si sviluppa un sottogenere chiamato "Progressive",
che risulta molto più impegnato e complicato rispetto al Rock classico.


Pace: un diritto o una conquista?


“Preparare la guerra è l'unico modo per mantenere la pace.”
George Washington


Pace. Quante volte si sente parlare di “pace”. Pace politica, pace religiosa, pace interiore, pace dei sensi, essere in pace con se stessi, lottare per la pace. Ma la pace esiste davvero? E' una condotta morale applicabile in ogni arco di tempo, ad ogni angolo di spazio, ad ogni essere vivente sulla faccia della Terra? Può realmente esistere un mondo fatto di pace a tutti gli effetti? E' difficile trovare una risposta reale a tutte queste domande, per non dire impossibile. Nessuno è stato mai in grado di definire il vero significato di pace, la sua essenza profonda, la sua indole concreta. Eppure nel corso della storia gli uomini hanno sentito il bisogno morale di creare un'esistenza pacifica in cui vivere liberamente. Hanno lottato affinché fossero ammessi i loro diritti, hanno combattuto ardentemente per vedersi concessa la libertà di espressione, hanno creduto di poter costruire con le  proprie forze un futuro migliore, hanno perso la vita per raggiungere la pace.


Che fine ha fatto la poesia?

di Antonio Ciullo VB
Veniamo da un decennio di crisi e di progresso, due concetti solo apparentemente antitetici; la società in cui viviamo sembra essere caratterizzata da un “frenesismo”, dallo scorrere veloce del tempo, da ritmi serrati che lo inseguono, da una voglia matta di scoprire il proprio talento e seguire determinati percorsi più o meno ambiziosi.
Oggi giorno, in ambito letterario, c’è chi scrive saggi spinto dalla voglia di esprimere il proprio pensiero su un determinato argomento; chi compone romanzi di ingegnosa fantasia; chi scrive articoli o recensioni di mestiere, ma della poesia non vi è alcuna traccia, fatta eccezione per quel Trastruemer, vincitore inatteso del nobel 2011. Eppure mezzo secolo fa la poesia rappresentava ancora uno strumento di riflessione, in grado di trasmettere emozioni come nessun altro genere letterario riusciva.

Franz Kafka "La Metamorfosi" la Recensione


di Margherita Sergi III B Scientifico
Il celebre libro "La Metamorfosi", di Franz Kafka, narra la storia di Gregor
Samsa, un commesso viaggiatore molto devoto al suo lavoro, che una mattina,
svegliatosi, si accorge di essere diventato un insetto ributtante.
Dietro l'apparente banalità del racconto, l'autore affronta temi molto importanti come la diversità, il rapporto contrastato con la famiglia e le conseguenze causate
da uno sconvolgimento della quotidianità.
La trasformazione getta nello sconforto e mette alla prova Gregor,
che cerca di nascondersi alla sua famiglia
trovando  un metodo per raggiungere comunque la sede lavorativa.
 La goffaggine dei movimenti e l'impossibilità di parlare  rendono l'obbiettivo
che si era prefissato impossibile: viene scoperto e confinato nella sua
stanza.

Anche quest’anno … leggiamo insieme!



Anche per quest’anno scolastico, come per quello passato, il Liceo scientifico e Classico “Stampacchia” di Tricase propone il progetto: “Invito alla lettura e incontro con autori italiani contemporanei”, spostando l’attenzione dal territorio pugliese a quello nazionale.
Gli autori che si sono resi disponibili, anche se ancora non hanno comunicato la data definitiva degli incontri ma orientativamente solo il periodo, sono intellettuali di indubbia levatura:

CON GLI OCCHI CHIUSI: Antonio Riso fa il bis



                        
degli alunni della 5 H
Giovedì 31 marzo alcuni studenti della quinta H hanno partecipato ad un incontro con l’artista tricasino, Antonio Riso, per discutere del suo ultimo album musicale: “Con gli occhi chiusi”.  
Egli ama considerarsi  “artista a tutto tondo” per le numerosissime opere pittoriche : più di 800 dal 2001 ad oggi, poetiche e musicali.
Come musicista ha già pubblicato un disco: “La pace, l’amore, l’inferno”,  con il quale ha ottenuto il Premio alla Critica al Festival Nuovi Cantautori (Roma, maggio 2006).
Antonio ci ha raccontato che ha dovuto spesso convivere con l’etichetta di “personaggio scomodo” per l’ostentata coerenza dimostrata nel portare avanti le proprie idee, anche a costo di andare controcorrente rispetto all’opinione comune.
 Il titolo del nuovo album è esemplificativo delle sue convinzioni. L’artista sottolinea come avere gli occhi chiusi nella società odierna sia una condizione ricorrente che impedisce di prendere decisioni importanti, soprattutto se scomode, e di schierarsi apertamente nei confronti di un problema.

E cantava le canzoni …

Rino Gaetano

di Francesco Pellegrino
Io scriverò sul mondo e sulle sue brutture, sulla mia immagine pubblica e sulle camere oscure, sul mio passato e sulle mie paure.  (da Io scriverò)
Due giugno 1981. Mentre percorre via Nomentana, a Roma, Rino Gaetano va incontro a una tragica morte: la sua Volvo 343 si schianta su un camion, dall’altra parte della strada. Il cantautore si spegne, dopo che cinque ospedali ne rifiutano il ricovero. Ironia della sorte, lo stesso Rino cantava  ne “La ballata di Renzo”, di un giovane che veniva rifiutato da vari ospedali dopo un incidente stradale: «Quando Renzo morì/ io ero al bar la strada era buia /si andò al S.Camillo /e lì non l'accettarono forse per l'orario /si pregò tutti i Santi ma s'andò al S.Giovanni/ e lì non lo vollero per lo sciopero.». Nel 1998 verrà pubblicata: “La Storia”, una raccolta delle sue canzoni più conosciute e, successivamente: “Sotto i cieli di Rino”,  che si differenzia dalla precedente solo per un’irritante versione remixata di  “Ma il cielo è sempre più blu”.

venerdì 3 febbraio 2012

TuttoStampacchia Online

Il TuttoStampacchia è finalmente online!
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Sulle orme di Cecco


S’i’ fosse foco brucerei le case,
quelle abusive allo Stato non dichiarate,
le tantissime e troppe auto blu,
perché davvero non se ne può più.

S’i’ fosse vento tutti i soldi disperderei
ed alla gente povera li regalerei:
dei calciatori, dei ricchi e degli attori,
in primis le pensioni degli ex senatori.

Esser acqua e far danni non vorrei,
ma s’i’ lo fossi i prepotenti annegherei
e, visto che son solo uno studente,
mi limito a sognare irriverentemente.

di Francesco Di Paola e Donato Cosi 

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