Probabilmente
molti di voi, cari lettori, si sono chiesti nella loro breve vita quale fosse
il modo
migliore
per conquistare una ragazza (se non ve lo siete mai chiesto, buon per voi).
Beh,
non esiste una “regola generale” di comportamento valida per ogni donna, quindi
la questione diventa più complicata del previsto. In effetti le ragazze, detto
tra noi, … sono strane!
Creature
fantastiche, ma estremamente lunatiche, disturbatrici, assolutamente gelose e
ossessive!
Ma
allora cos’è che ce le fa desiderare e sopportare così tanto? Certamente un
mondo di soli uomini sarebbe fantastico, dove poter fare tutto ciò che si vuole
senza dover sentire una stridula vocina di sottofondo che ci vieta qualsiasi
cosa che infastidisce i loro delicati sensi. “Non fare questo”, “che schifo”,
“ma come ti sei vestito”, “ma come fai a mangiare quella cosa!” e chi più ne ha
più ne metta. E’ anche vero, però, che in un mondo così, nel giro di pochi
decenni, l’intera popolazione mondiale si estinguerebbe. L’aspetto riproduttivo
diventa quindi l’unico vero motivo per cui, care donne, fate ancora parte del
“sistema Terra”. E’ fondamentale a tale scopo uno studiato corteggiamento.
L’aspetto più complicato di tale processo è certamente la presentazione alla
ragazza in questione. “Cosa le dico? E se poi non le piaccio? E se le puzza
l’alito? E se mi metto a balbettare? E se scappa via urlando? E se … e se le
piaccio?”
Prima regola: TENTAR NON NUOCE. Male che vada, si sarà sempre fatto esperienza per una successiva potenziale nuova partner. Se il primo approccio va a buon fine, la strada sarà tutta in discesa.
Seconda regola: SII TE STESSO. Non cercare di essere un altro,imitare qualcuno o cambiare i tuoi gusti. Sii sincero prima di tutto con te stesso.
Terza regola: SII DOLCE … Alle donne piace!
Quarta regola: NON TROPPO DOLCE, si stancano in fretta!
Quinta regola: SORPRENDILA!
Sesta regola: SOPPORTA I SUOI SBALZI D’UMORE … ne avrà tanti (soprattutto una settimana al mese … )
SE SON ROSE FIORIRANNO
Perrone Alessandro III E
Ventruto Stefano III E
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